A volte talento e dedizione possono non essere sufficienti per raggiungere la massima performance dal punto di vista sportivo. C’è un’altra componente che potrebbe risultare fondamentale per migliorare le prestazioni fisiche: i denti!
Gli sportivi in Italia sono molti: secondo alcuni dati forniti dal CONI, sono infatti oltre 35 milioni le persone che svolgono sport e attività fisica leggera, soprattutto tra i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni (70,3%).
Come possano i denti avere degli effetti (positivi o negativi) sulle prestazioni atletiche?
Bisogna innanzitutto sottolineare come la salute della bocca incida in modo significativo su un ampio numero di organi, parti del corpo e fattori. Per questo motivo, proprio a partire dalla bocca possono innescarsi una serie di problemi, definiti discendenti, che possono andare a coinvolgere articolazioni e muscoli, andando a interessare persino ginocchia e piedi.
Denti mancanti o malposizionati (come possono essere i denti del giudizio), malocclusioni o contatti anomali possono infatti generare torsioni e problemi muscolari, che vanno quindi a inficiare sulla stabilità del bacino e l’equilibrio. È fondamentale sottolineare come le conseguenze siano diverse a seconda dell’attività sportiva praticata: un ciclista, per esempio, si troverà a pedalare spingendo maggiormente con una gamba rispetto all’altra, mentre gli sciatori potrebbero effettuare meglio le curve verso destra e male quelle a sinistra (e viceversa).
Ovviamente, un aspetto che gli sportivi non possono permettersi di trascurare è l’alimentazione.
Sarebbe opportuno che le persone che praticano sport evitassero cibi che creano acidità, prediligendo invece alimenti (soprattutto vegetali) che contrastano invece l’acidosi. Alcuni alimenti come gli agrumi, i kiwi, i pomodori e le confetture, se consumati quotidianamente o quasi possono generare dei problemi, andando a consumare di fatto gli elementi dentari e potendo quindi causare delle malocclusioni.
Da tutto ciò appare dunque lampante come per gli sportivi (e non solo) è necessario prendersi cura della propria salute orale, sottoponendosi quindi a controlli frequenti e adottando opportuni protocolli di prevenzione.
Prevenzione che si inquadra anche nell’utilizzo, soprattutto per gli sport da contatto, di opportuni “devices”, ossia il paradenti. Questo, ovviamente, fornisce protezione agli elementi dentari, riducendo l’intensità dell’impatto e stabilizzando i denti. A scopo terapeutico, invece, è possibile utilizzare i cosiddetti bite, ossia delle mascherine che – posizionate sulle arcate dentarie – agiscono per risolvere problematiche come la dislocazione mandibolare, le malocclusioni e il digrignamento/serramento dei denti.
Ricorda: il corpo è un tutt’uno e non va guardato né curato a compartimenti stagni, al contrario va messo in armonia. Per farlo, bisogna avere una vera e propria visione di insieme. Negli studi dentistici ci dovrebbe essere multidisciplinarietà: i dentisti hanno il ruolo fondamentale di intercettare i differenti problemi che presentano i pazienti, indirizzandoli poi naturalmente dagli specialisti giusti.
Lascia un commento